sabato 15 novembre 2014

Mitica Tiffany in rispetto della natura

Si chiama Blue Book Collection 2014 ed è stata presentata al Guggenheim Museum di New York
Parla italiano la nuova linea dello storico marchio Tiffany, la gioielleria Usa diventata, in 177 anni di storia, simbolo universare di lusso ed eleganza. L'ultima linea, 'Tiffany T', ispirata all'iniziale del marchio, è stata disegnata da Francesca Amfitheatrof, italiana di origini russe, da settembre 2013 design director e da qualche settimana al suo esordio sul mercato.


Nel suo 'Colazione da Tiffany', Truman Capote definisce la gioielleria come "il miglior posto del mondo, in cui non può accadere niente di brutto". E l'omonimo film, complice la bellezza senza tempo di Audrey Hepburn, la consacra a luogo mitico dell'immaginario collettivo. Fino alle App 'Tiffany' per Iphone: una aiuta a cercare l'anello di fidanzamento ideale secondo lo stile, il peso e le dimensioni; l'altra è una guida per le questioni di cuore.
L'azienda è fondata da Charles Lewis Tiffany e John B. Young a Manhattan. Inizialmente il negozio vende una gran varietà di articoli, compresa la cancelleria, e si chiama solo 'Tiffany'. Successivamente, quando John B. Young diventa socio di Charles Lewis Tiffany, il nome cambia in Tiffany & Co. Il primo negozio è inaugurato il 18 settembre 1837 al n°259 di Broadway. Nel 1848, Charles Lewis Tiffany acquista i gioielli della Corona di Francia: i giornali di New York lo incoronano come "The King of diamonds", il re dei diamanti. Ha così inizio allora la tradizione del marchio associato alla pietra preziosa per eccellenza, con un laboratorio di gemmologi esperti che, prima di poter procedere alla valutazione di un diamante Tiffany, devono superare un corso formativo.
Nel 1878, Tiffany partecipa all'Esposizione Universale di Parigi e, qualche anno dopo, grazie alla collaborazione del gemmologo George Kunz, introduce nuovi materiali per la creazione dei suoi gioielli: la Kunzite, la morganite, la tanzanite blu, la tsavorite. Nel 2012, ricorrenza del 175º anniversario, Tiffany presenta una nuova lega metallica chiamata rubedo.
Nella sua lunga storia, Tiffany & Co. ha prodotto spade da cerimonia durante la guerra civile; ha ridisegnato, nel 1880, lo stemma degli Stati Uniti, riprodotto sulla banconota da un dollaro; ha creato, nel 1968, il servizio di porcellana della Casa Bianca commissionato dal presidente Lyndon B. Johnson; dal 1860 a oggi, ha realizzato trofei sportivi per gare come il campionato mondiale di baseball, la 500 Miglia di Indianapolis, il Super Bowl e gli Us Open di Tennis. Nel 1851, Tiffany & Co. è la prima azienda a istituire il titolo 925/1000 per l'argento, e nel 1926 gli Stati Uniti fissano come titolo di purezza ufficiale il platino di Tiffany (95%).
Attenta all'ecosostenibilità, Tiffany & Co. si è opposta, nel 1996, allo scavo di una miniera d'oro che minacciava il parco nazionale di Yellowstone. Per preservare le barriere coralline, dal 2002, non vende coralli poiché non vi è alcun modo per raccogliere coralli rossi e rosa senza compromettere l'ecosistema marino; nel 2004, con un annuncio pubblicato sul 'Washington' Post, ha esortato il servizio forestale degli Stati Uniti a negare il permesso per lo sviluppo di una miniera nel Montana che avrebbe messo a rischio l'acqua e la fauna selvatica del Paese.

la nuova collezione per l'autunno 2014



Gioielli estate 2014




Articolo postato da Lady Chic  

sabato 6 settembre 2014

Yana Fefelova e le sue delicate e raffinate "signore".

 
 

Nel passato, come nel presente, il mondo dell'arte è stato ed è una fonte inesauribile per l'ispirazione di tanti stilisti. Il mondo della moda, alla fine, è come una grande galleria d'arte. Per questo Lady Chic vuole presentarvi, ogni tanto, degli artisti che possono essere dei modelli per la creatività nel mondo della moda.
Guardate questa pittrice, Yana Fefelova artista ucraina, con queste sue donne esili, dalle pettinature gonfie, così romantiche ma allo stesso tempo moderne, che paiono fragili ma che i colori freddi ci sottolineano che hanno temperamento e volontà con quel tocco di atmosfera orientaleggiante molto sofisticata anche nella sua essenzialità. La stessa Fefelova oltre a dipingere quadri, illustrazioni, cartoline, decorazioni per la casa si dedica anche a creare gioielli fatti a mano in esclusiva in plastica e lana.
Lady Chic







domenica 20 luglio 2014

Mostra a Como: EMILIO PUCCI- UNA MODA RIVOLUZIONARIA

Un appuntamento da non perdere, visitabile sino 31 ottobre, la mostra a Como che celebra Emilio Pucci, lo stilista scomparso nel 1992.Como non a caso, perché qui Pucci ha sempre scelto le sue inconfondibili sete.
Al MuST, Fondazione Antonio Ratti, Via per Cernobbio 9, Como - orari: lunedì – venerdì 10 – 13 e 14.30 – 17.30 / sabato – domenica 11 – 18. Ingresso: libero
La mostra, a cura di Margherita Rosina e Francina Chiara, con il patrocinio del Comune di Como, analizza e approfondisce i rapporti di Pucci con la città di Como e le sue industrie tessili, una collaborazione iniziata negli anni ‘50 e mai interrotta nei decenni successivi.
Attraverso un percorso espositivo diviso in sezioni, la rassegna documenta gli esordi e l’affermazione delle creazioni di Pucci, a partire dai primi disegni ispirati dai paesaggi Italiani e dal folklore locale: il mare di Capri, le famose località sciistiche delle Alpi, il Palio di Siena, le tradizioni siciliane e le bellezze di Firenze.
Come spiega Emilio Pucci in un’intervista alla rivista Oggi del 1960: “La mia passione per il colore mi spinse a tentare nuove vie [...]. Convinto che l’Italia offre una ricchezza inesauribile di motivi e di idee, ho cercato da allora di trasportare su stoffa gli elementi più significativi.”

L’esposizione intende valorizzare i risultati degli studi svolti sui libri campionario della Ravasi di Como, che fu la prima industria tessile del distretto comasco a collaborare con Pucci dagli inizi degli anni Cinquanta fino alla metà dei Sessanta. Le pagine dei volumi, che fanno parte delle collezioni del MuST, mettono in luce il contributo dato alle creazioni di Pucci da disegnatori, lucidisti, stampatori e tintori lariani, questi ultimi capaci di mettere a punto nuove tonalità di colore quali il “rosa Emilio” o il “blu Capri”. Completa il percorso una selezione di materiali, realizzati sul territorio comasco che risalgono agli anni Settanta e Ottanta, ulteriore testimonianza della collaborazione duratura tra Pucci ed il distretto tessile lariano.
In mostra sono presenti campioni tessili, disegni originali di Pucci, carte – prova, accessori e capi di abbigliamento, a documentare il processo di lavorazione: dall’idea originale agli abiti e ai foulard resi celebri dagli scatti di fotografi, anch’essi in esposizione, che hanno segnato la storia della fotografia di moda. In particolare POLIteca (Design Knowledge Centre) – Dipartimento Design e Archivi Storici – ASBA – Politecnico di Milano ha messo a disposizione le immagini, conservate nel Fondo Haertter, di proprietà dell’Associazione Biblioteca Tremelloni , in cui sono custoditi gli scatti della famosa fotografa.
Dall’archivio della Fondazione Emilio Pucci di Firenze provengono inoltre numerose immagini di abiti e foulard che permettono di comprendere meglio l’utilizzo dei tessuti esposti.
All’ingresso della mostra quattro opere di Flavio Favelli, realizzate nel 2009, costituiscono una piccola incursione nell’ambito dell’arte contemporanea. Questi lavori, che fanno parte delle serie Planisfero e Bar Singapore Palermo, partono da alcuni foulard di Emilio Pucci su cui l’artista è intervenuto disegnando con pennarelli colorati.
Scelti da Favelli per il loro stile “fuori dal tempo”, le sete di Pucci si trasformano e assumono nuovi significati, costituendo un ponte diretto con la contemporaneità.
I materiali in mostra, oltre che dalle raccolte del MuST, provengono dalle collezioni del Museo didattico della Seta di Como, Enrico Quinto e Paolo Tinarelli di Roma,A.N.G.E.L.O. Vintage Archive di Lugo, Masciadri di Bellagio e da altre collezioni private.
Partendo dal tessuto – e dal tessuto comasco in particolare – il volume racconta la “vicenda Pucci” parallelamente alla nascita della moda Boutique, che ha contribuito alla fortuna del Made in Italy.



Nato nel 1914 in una delle più antiche famiglie fiorentine, Emilio Pucci, il Marchese di Barsento, divenne un fenomeno della moda negli anni ’50, grazie alla sua visione avveniristica, che ancora oggi si riflette nelle creazioni della maison. Pur prediligendo uno stile di vita agiato e aristocratico, il marchese si fece incoronare “The Prince of Prints” dai giornalisti di moda a livello internazionale, conquistati dai suoi disegni audaci e innovativi, oltre che dal suo approccio radicale nei confronti della moda del tempo. Oltre ad aver influenzato notevolmente la moda contemporanea, l’eredità di Pucci rappresenta ancora oggi uno dei momenti fondamentali dell’origine dello stile “made in Italy”, una pietra miliare del concetto di abbigliamento sportivo in Italia.
GLI INIZI
Appassionato sciatore e atleta, sempre in viaggio tra il regale palazzo di famiglia a Firenze, le montagne svizzere e l’affascinante isola vacanziera di Capri, Emilio Pucci rappresentava l’incarnazione ideale del glamour del jet-set nel dopoguerra, cosa che gli fruttò immediatamente il successo tra un gruppo di dinamiche e moderne signore. La sua carriera iniziò in maniera inaspettata nel 1947 quando creò un completo da sci assolutamente rivoluzionario, con il suo
pantalone affusolato e il parka con cappuccio, fotografato da Harper’s Bazaar sulle esclusive piste
da sci della Svizzera. Decise quindi di aprire una boutique a Capri dedicata ad un abbigliamento per le vacanze che univa semplicità e bellezza (coloratissimi e aderentissimi pantaloni “Capri”, camicie in twill di seta e top in jersey a righe), in perfetta armonia con il fascino naturale dell’isola, con i suoi colori luminosi e sgargianti. Il nuovo concetto di prêt-à-porter firmato riscosse un enorme successo fra la sofisticata clientela dell’isola, entusiasta di avere finalmente accesso a una moda chic e portabile allo stesso tempo. Successivamente i suoi modelli furono premiati sulla scena internazionale dalle icone femminili del tempo, tra le quali Marilyn Monroe, Sophia Loren, Jackie Kennedy, Gloria Guinness, e più recentemente, da Madonna e Nicole Kidman.

UNO STILE RIVOLUZIONARIO
Prima dei modelli Pucci le donne erano costrette in un abbigliamento rigido e strutturato, fatto di spesse imbottiture, corsetti e sottovesti che costringevano il corpo, snaturalizzandolo. In assoluto contrasto con gli stilisti della sua epoca, Pucci lavorava spinto dal desiderio di liberare le donne, concedendo loro una leggerezza nei movimenti senza precedenti. Abiti, pantaloni e top dai modelli essenziali e dalle linee fluide e sexy seguivano le curve naturali del corpo. Pur mantenendo un’allure di alto livello, i modelli Pucci si erano svincolati dalla scarsa praticità del peso, del volume, degli strati, e cosa più importante, dai costi elevati delle creazioni di alta moda. Pucci inoltre offriva alla clientela uno stile a 360° (abiti, biancheria intima e per la casa, borse, profumi, tappeti), proponendo per la prima volta a un crescente gruppo di consumatori un accesso privilegiato alle creazioni firmate. 

TESSUTI IMPAREGGIABILI
Grazie a una stretta collaborazione con industrie italiane tessili specializzate, Pucci rivoluzionò il settore dell’abbigliamento, sperimentando per la prima volta la potenzialità e la libertà di movimento dei tessuti stretch. Sconfessando i modelli pesanti e rigidi che ancora predominavano negli anni ‘50, sviluppò e brevettò diversi tessuti originali, come il jersey di seta stretch e il jersey di cotone. Entrambi i tessuti, risultato di una ricerca tecnica approfondita, permisero a Pucci di creare modelli sfoderati, leggeri e a prova di grinze, precursori del guardaroba da viaggio contemporaneo.














LA CONQUISTA DELL’AMERICA
Uscito dal suo maestoso palazzo, lo stilista cominciò a mostrare le sue collezioni alla stampa e ai compratori internazionali nel 1951 a Firenze. Il successo negli Stati Uniti fu immediato, in particolare presso i retailer Saks Fifth Avenue e Neiman Marcus, conquistati dai colori esplosivi e dalla portabilità e semplicità dei modelli. Uno stile per una donna naturalmente elegante a tutte le ore del giorno e in tutte le occasioni, dal viaggio al cocktail sulla spiaggia: un look in grado di catturare alla perfezione la nuova sensibilità tutta americana per l’abbigliamento sportivo, oltre che il perfetto complemento glamour per gli esclusivi circoli del jet-set. Per tutti gli anni ’60 e ‘70 il marchio rimase all’apice della popolarità tra le donne americane più ricche ed eleganti.
PROGETTI SPECIALI
Pucci utilizzò il suo talento per diversi progetti non legati alla moda. Uniformi futuristiche per le hostess della Braniff International Airlines (caschi bombati, stivaletti, bikini, ombrelli), il logo per la missione dell’Apollo 15, porcellane per Rosenthal, asciugamani per Spring Mills, la stampa Piume per la Qantas Airlines, gli interni della Lincoln Continental Mark IV, oltre ai più recenti progetti Cappelllini e Wally.
OGGI
Le stampe di Pucci tornano alla ribalta nei primi anni ‘90. Riacceso nuovamente l’interesse a livello internazionale per il marchio, la figlia di Emilio, Laudomia Pucci, prende in mano l’azienda del padre. Nell’aprile del 2000 la famiglia Pucci raggiunge un accordo con LVMH, marchio francese leader nel mercato del lusso, che acquisisce il 67% dell’azienda. Nell’ottobre 2008 lo stilista di origine norvegese Peter Dundas viene nominato Direttore Creativo. La sede principale dell’azienda rimane Firenze. In pochi anni è stata creata una rete mondiale di negozi (sono più di 50 in tutto il mondo) e il marchio è ritornato ad essere protagonista della moda internazionale. 

Articolo tratto da:http://www.altagamma.it/ 

Emilio Pucci


e curato da Lady Chic 


domenica 6 luglio 2014

Diamante, rubino, zaffiro e smeraldo: stelle luminose di Madre Terra


Se parliamo di gemme più comunemente ci riferiamo alle pietre preziose utilizzate nel campo della gioielleria. Ne esistono una grande varietà più o meno pregiate classificate secondo un antico metodo che risale all’antica Grecia. Questo metodo suddivide le pietre in preziose e semi-preziose: fanno parte della prima schiera diamanterubinozaffiro e smeraldo, mentre tra le seconde rientrano tutte quelle di tipo fine o dura e come indica il nome quest’ultime si distinguono per la loro resistenza. 
Fin dall’antichità le pietre preziose hanno rappresentano molto di più del loro aspetto esteriore per il loro significato fortemente simbolico. In tutte le culture il nome e il significato delle gemme hanno un senso che va al di là del puro valore estetico. Si tratta di pietre spesso rare e pregiate, non certo alla portata di tutti e che anzi erano simbolo di potere e di forza. Reali e principi di ogni cultura li ha sfoggiati per secoli e anche oggi il dono di un gioiello è qualcosa che va oltre il puro gesto. Donare un anello al proprio amore per esempio è un modo per esprimere i propri sentimenti: vediamo quali sono i significati delle pietre preziose. 


Il significato del diamante si può far risalire all'origine stessa del nome, dal greco “adamai” non domabile, quindi forza indomabile. Per le sue caratteristiche è la pietra più ambita e desiderata: trasparente, luminoso, durissimo, puro e immutabile è considerato fin dall’antichità la pietra talismano per eccellenza, appannaggio dei principi e dei potenti.
Leggende di varie parti del mondo legano la nascita stessa del diamante agli dei, che siano le lacrime delle divinità piovute dal cielo o il segno dell’intervento divino, in grado secondo le leggende di trascinare Lucifero negli inferi.
Per la sua forza e incorrutibilità il diamante è la pietra della solidità e della perfezione, dai grandi poteri anche terapeutici. Secondo la medicina Ayurvedica conterrebbe i cinque elementi in perfetto equilibrio, mentre per la cristalloterapia sarebbe un aiuto per i disturbi sensoriali, del sistema nervoso e per le paure e la depressione.
Secondo alcune leggende dell’Europa occidentale sarebbe in grado di tenere a bada tutte le presenze oscure della notte, dagli animali agli spiriti, mentre tradizioni di diversi popoli lo indicano come un potente talismano contro i veleni, utile per la disintossicazione. Non solo.
Alcune credenze parlano di un potere di assorbimento e amplificazione dei pensieri in chi lo possedeva, grazie al richiamo della forza e della potenza nei confronti di altre pietre preziose.
Anche oggi il significato del diamante è legato alla forza e alla durezza, oltre alla perfezione e alla bellezza: donare un diamante è simbolo di un legame eterno, infrangibile e splendido, come la pietra.

Anche il significato del rubino si lega all’origine del nome, dal latino “rubeus”, rosso, anche se gli antichi lo chiamavano “carbonchio” per la sua somiglianza nel colore ai tizzoni di carbone ardente. Per la tonalità calda e ardente viene identificata come la pietra del Sole, che dona forza, energia e vitalità: un vero amuleto visto che il rubino fin dall’antichità viene assimilato al successo nel campo commerciale e degli affari.
Il colore rosso del rubino è anche visto come segno dell’amore ardente, della passione senza fine: secondo gli Indù ad esempio, il rosso della pietra dipenderebbe dal fuoco continuo che brucia all’interno della gemma.
È anche considerato emblema di felicità, in grado di riconciliare dalle liti e di proteggere dai pericoli dell’acqua. Secondo le medicine antiche sarebbe anche efficace per la circolazione e per questo un ottimo rimedio contro le emorragie e nei processi infiammatori.
Le leggende indicano il rubino come talismano in grado di proteggere non solo il suo possessore ma anche i suoi beni come la casa o i campi.
L’antico significato del rubino come pietra della passione è rimasto fino ai giorni nostri: regalare un rubino è simbolo di un amore ardente, passionale, che brucia in eterno.
Lo zaffiro: Anche il significato di questa pietra deve molto alle origini del nome, dal greco “sappheiros”, azzurro, parola che a sua volta dovrebbe derivare dal sanscrito “sani”, anche se si parla di una derivazione dall’ebraico “sappir” cioè “la cosa più bella”.
Il colore azzurro è stato per lungo tempo associato alla pace e alla felicità ed è legato al mondo dell’introspezione, dell’intuizione e dello spirituale. In questo senso si legge anche il significato che la religione cattolica ha dato fin dalle origini allo zaffiro in quanto legato al colore del mantello della Madonna. Stessa importanza religiosa anche per il buddismo che lo indica come la pietra della preghiera e dell’elevazione dello spirito.
Per questo valore si ritiene che lo zaffiro sia un talismano in grado di respingere le disgrazie tanto che Carlo Magno lo scelse per il suo ciondolo d’oro contenente un pezzo della vera Croce di Cristo: oggi il prezioso gioiello è conservato nella cattedrale di Reims, in Francia. Per il suo significato di purezza e fedeltà, è adatto a una persona fedele ed è per questo che viene scelto spesso come anello di fidanzamento.
Lo smeraldo deve il significato del suo nome dal termine greco “smaragdos”, pietra verde. Anche il questo caso è il colore che lega la pietra al suo significato. Fin dai tempi più remoti, a iniziare dall’Antico Egitto, era ritenuta la pietra della saggezza e della conoscenza segreta, in grado di rivelare il futuro e di proteggere da incantesimi e sortilegi.
Anche per questo si credeva che fosse in grado di migliorare la vista: si narra che Nerone guardasse i giochi all’interno del Colosseo tramite una lente verde di smeraldo e secondo Plinio, era sufficiente fissare uno smeraldo perché gli occhi affaticati fossero freschi e riposati.
Gli smeraldi erano molto apprezzati anche dagli Egizi per cui il colore verde era simbolo della rinascita, della primavera; anche in India circolavano credenze sull’uso dello smeraldo. Qui si credeva che indossare un anello con smeraldo sul dito medio aiutasse a sviluppare la memoria e l’eloquenza. Anche in Occidente era ritenuto un amuleto molto potente e si diceva che aiutasse le partorienti.

 Articolo di Lady Chic  



sabato 1 marzo 2014

Orcheed.. un mariage en fleur et pas seulement ça.

Nel momento stesso in cui disegni e dai forma a un' idea, a un pensiero, non vi sono inizialmente dettagli, ma una miriade di particolari che vorresti ne facessero parte perché quella piccola, grande, creazione prenda forma non solamente per ciò che può rappresentare esteticamente, ma diventi una vera opera d'arte nel suo " esistere " e nel suo " essere ".
Esiste, perché è fatto di reali concretezze, parte da un disegno, prende forma tra tessuti e nastri di raso e di organza.. .. e infine nasce.. .. E', perché nella propria essenza, nel momento in cui ogni singolo momento trova il proprio esprimersi attraverso la creazione si concede nella propria purezza attraverso ogni suo più candido significato.

Orcheed nasce da un pensiero legato a un immagine di coloro che coronano un loro sogno.. nel pieno del loro vero amore.. colmo di significati.. la sua storia viene riprodotta in parole per mezzo di una pergamena scritta a mano con un pennino a piuma.. accompagnata da una scrittura artistica unica nel proprio genere. La scrittura è magia, come lo è ogni cosa che vi circonda. Ho pensato a " Orcheed " perché coloro che la sceglieranno non utilizzino solo questo " cuscino per le fedi " durate il " Gran Giorno " ma lo possano utilizzare nel corso della propria vita insieme.. non mai un ricordo riposto in un cassetto, a meno che non lo desideriate voi stessi, ma questo è un personale volere che sentirete nel vostro profondo.

Gli usi del cuscino non rimarranno mai sottointesi, ma vi saranno resi noti attraverso il certificato che accompagna ogni singolo oggetto creato. Questo perché a seconda delle loro forme, dei loro materiali ho pensato a diverse meravigliose possibilità, il motivo per il quale non le rendo note pubblicamente è solamente dovuto a un fatto di unicità e autenticità che tengo venga rispettato per ognuna di loro.

Ora a voi... Orcheed.


Orcheed si presenta di tre foglie a cuore alla base,
si aprono tra loro come i petali di un'orchidea






Le due rose in raso sono a simbolo dei due amanti,
ho scelto un colore rosa antico o un dorato
avorio, colori neutri che si sposano con
ogni tipo di abito e bouquet, ma
nel caso in cui la sposa
preferisca altro..






La mia fonte d'ispirazione non manca mai accanto
alla mia creazione.. lei è parte di ciò che è nato
per un momento speciale.. e non solo per
un matrimonio...!




Non vi è momento della vostra vita che non sia importante.. e questa creazione che corona questo momento importante e che farà il proprio ingresso lungo una navata.. che sia di una Basilica di una caratteristica chiesetta, di un bosco tra mille alberi, lungo la sabbia di una spiaggia.. qualunque sia il luogo.. il piccolo paggetto la porgerà al cospetto degli sposi per le loro promesse... 

Il mio saluto più caro e dal cuore... a tutti coloro che amano e apprezzano il bello di tutto ciò che li circonda, che si sentono speciali perchè lo sono, con il mio più sentito e sincero augurio.. vi dono un fiore.. Orcheed. Lara C.   






Lady Chic
  


sabato 22 febbraio 2014

LA PERLA , simbolo, leggende e virtù.

Quest'anno avete notato quanto le perle siano più che attuali, perle ovunque, su abiti, scarpe e borse... Intramontabili e necessarie, sono tornate di moda, più che mai, sono l’accessorio veramente indispensabile per un look perfetto, chic e squisitamente mondano.


La perla è un simbolo lunare, legato all'acqua e alla donna : nata dalle acque o nata dalla luna, trovata in una conchiglia, la perla rappresenta il principio Yin : essa è il simbolo essenziale della femminilità creatrice. Il simbolismo sessuale della conchiglia comunica tutte le forze in cui è coinvolta. L'identificazione della perla con il feto le conferisce delle proprietà riproduttive ed ostetriche.
E da questo triplo simbolismo, Luna-Acqua-Donna, derivano tutte le proprietà magiche della perle : medicinali, ginecologiche e funerarie.
A titolo d’esempio, la perla viene utilizzata, in India, come panacea : essa è considerata essere ottima per le emorragie, l'itterizia, la follia, l’avvelenamento, le malattie degli occhi, la tisi, etc.…In Oriente, le sue proprietà afrodisiache, per la fecondazione e come talismani, primeggiavano sulle altre. Come esempio di proprietà funerarie, le perle venivano depositate nelle tombe, perché si riteneva che rigenerassero il defunto e lo accompagnassero in un ritmo cosmico, che presupponeva, all'immagine delle fasi della luna, la nascita, la vita, la morte, la rinascita. Quanto agli Indiani d'America, Streeter scrive che come veniva fatto in Egitto ai tempi di Cleopatra, anche in Florida le tombe dei Re indiani erano ornate di perle.
I soldati di Soto scoprirono, in uno dei grandi templi, delle bare di legno dove giacevano, imbalsamati, dei morti, e vicino ad essi c'erano dei cestini riempiti di perle. Delle usanze analoghe sono state segnalate, in particolare in Virginia e in Messico.
La perla gioca un ruolo di centro mistico. Essa simbolizza la sublimazione degli istinti, la spiritualizzazione della materia, la transfigurazione degli elementi, il termine brillante dell'evoluzione. Essa fa pensare all'uomo sferico di Platone, immagine della perfezione ideale delle origini e della fine dell’uomo


La perla nasce, secondo la leggenda, per effetto del lampo, o per la caduta di una goccia di rugiada nella conchiglia. Nel XVII° secolo, René François scriveva : « La madreperla è cinta dai cieli e vive solo di nettare celeste, per dare alla luce la perla argentata, pallida o giallastra, a condizione che il sole ci dia del suo e che la rugiada sia più pura ». In tutti i casi ne è la traccia dell’attività celeste e l’embrione di una nascita, corporale o spirituale, come il centro bindu nella conchiglia, la perla-Afrodite nella sua conchiglia.
Associata per natura all’elemento Acqua, i draghi la tengono nel fondo degli abissi, la perla è anche legata alla Luna.
La perla di Veda, figlia di Soma, si ritiene che protegga la vita. Essa è, anche in Cina, simbolo d’immortalità. L'abito ornato di perle o le perle introdotte negli orifizi dei cadaveri impediscono la loro decomposizione. Cosi come accade per la giada o l'oro.
Simbolo di un ordine analogo: quelle delle perle infilate su un filo. È il rosario, il sutratma, la catena dei mondi, penetrati e collegati da Atma, lo Spirito universale. Cosi la collana di perle simbolizza l’unità cosmica multipla, l'integrazione degli elementi dissociati di un essere nell'unità della persona, la messa in relazione spirituale di due o più esseri; ma la collana spezzata è l’immagine della persona disintegrata, dell’universo sconvolto, dell’unità stremata.
In Oriente, e soprattutto in Persia, la perla ha in generale un carattere nobile derivato dalla sua sacralità. Per questo essa orna la corona dei re. Ritroviamo delle tracce di questo stesso carattere nelle parure di perle, specialmente negli orecchini, ornati di perle rare e preziose : qualche cosa di questa sacra nobiltà ricade su colui che le porta.                              
Le Virtù della Perla: Vengono accordate certe virtù alla perla, in particolare essa preserva colui che la porta e gli permette di sviluppare una stabilità di umore. Essa infonde anche la forza di guarirsi da soli. Così come la pietra della luna, essa favorisce la liberazione del blocco emozionale situato nell'addome. Essa dà agli uomini le qualità femminili quali la tenerezza, la sensibilità, l’intuizione. Sul piano spirituale, essa favorisce il lavoro su di sé allo scopo di rinforzare la lealtà, l’autenticità. Sul piano fisico, essa agisce sugli organi della digestione e la circolazione dei fluidi.

Le Perle nella Storia : Le prime perle conosciute sono legate all'uomo di Neanderthal. Esse sono state ritrovate a La Quina, un sito in Francia, nel dipartimento della Charente, che data di 38 000 anni circa avanti Cristo. Questi sono dei denti e delle ossa di animali, incisi e portati come pendenti.
In seguito, le perle fabbricate dall'Homo Sapiens non apparvero in gran numero prima del primo periodo del Paleolitico superiore dell’Europa occidentale, il Castelperroniano (verso il 31 000 a.C.).
Uno dei più antichi depositi di perle è stato trovato nella Grotta della renna ad Arcy-sur-Cure in Francia, datato 31 000 a.C.. : dei denti di volpe, di iene, di lupo, di renna, di orso e di marmotta sono stati incisi per essere sospesi insieme in collane. Delle perle fatte di conchiglie fossili sono state trovate su una serie di suoli d'occupazione di un rifugio sotto roccia calcarea detto “abri pataud”, nel sud Ovest della Francia. Datano tra 30 000 e 19 500 anni avanti Cristo.
Un artigianato sempre più evoluto si sviluppò durante il periodo Gravettiano dell’aurignaziano (30 000-18 000 a.C.), più o meno contemporaneo alle prime pitture e incisioni rupestri d’Europa. Alla fine del Paleolitico superiore (517 000-10 000 a.C.), la forma delle perle, così come la loro disposizione e gestione, divenne più complessa.
La perla è unica per la sua bellezza rivelata senza l'aiuto dell'Uomo: né taglio, né levigazione ! Secondo la leggenda indù, Krishna l’avrebbe raccolta nel fondo dell'oceano per ornare sua figlia nel giorno delle sue nozze. E 2300 anni prima dell'era cristiana, i Cinesi accettavano le perle come pagamento delle tasse… Il più antico gioiello con perle è stato ritrovato a Suza, in Iran, durante le perquisizioni effettuate nel 1901: una collana di tre fili che conta 216 perle che ornava il collo di una principessa Achemenide, addormentata nel suo sarcofago già quattro secoli avanti Cristo.
Nel 1515, l’esploratore Balboa scoprì nel Golfo di Panama una perla da 200 grani (50 carati), battezzata “Peregrina”, talmente eccezionale da ornare la corona reale spagnola. Dopo esser passata tra le mani di Giuseppe Bonaparte, Ortensia di Beauharnais, Luigi Napoleone e la Marchesa di Abercorn, essa fu messa all'asta, nel 1969, presso la casa d'aste Sotheby’s dove fu acquistata da Liz Taylor che la lasciò malauguratamente alla portata del suo cane che in un movimento infelice.... la divorò ! 

(Interpretazione libera dell'articolo "LE PIERRES DU ZODIAQUE" di Sylvie)
Bibliografia :Dictionnaire des simbolos – Jean Chevalier et Alain Gheerbrant – Collection Bouquins chez Robert Laffont/Jupiter
Le Grand Livre de la Magie des Pierres – S. Da Ros – Editions Trajectoire.

Contributo di Faglia A.G.7

lunedì 17 febbraio 2014

Fra Voile e vellutati petali rosa rubino.

Fra Voile e vellutati petali di rosa rubino.. il vostro giorno.

Raffinatezza ed eleganza ma anche un tocco di freschezza.. un incontro tra la natura e il tessuto delicato che ricorda una purezza dal tocco di fata. Nel momento in cui una mia creazione prende vita è un espressione senza tempo per coloro che la sceglieranno e mai, sarà solo per quel giorno.. perché il giorno in cui due cuori si sono uniti è un giorno da ricordare per sempre.. 



Creo il cuscino portafedi immaginandolo non solo adagiato accanto al bouquet fiorito, ma anche nella casa dei due bellissimi eterni amanti.. all'entrata.. adagiato su di un mobile, dal tocco moderno o antico.. un cuscino di petali di rosa.. simbolo del loro amore accoglie chiunque varchi la soglia di quel loro nido. Ogni cosa è stata scelta e ha trovato il proprio giusto significato..

Petali di rosa in velluto leggero sono adagiati tra petali in voile,
al centro la scelta di due diamanti autentici a cuore 0,35 ct.
coronano il centro del cuscino

Io considero ogni giorno importante.. per questo ogni mia creazione dall'abito al gioiello vede sempre un'altra più o meno piccola creazione ad accompagnarla, è un presente che lo completa, che lo rende ancora più unico.. ..e i risultati sono meravigliosi...


Il piccolo riquadro bianco con fili d'argento è un foglio di carta
tessuto creato appositamente per le grandi occasioni, non è
assolutamente possibile utilizzarla in sede di stampa e è
stata scelta proprio a tale proposito da Lara Charles
per scrivervi a mano.. inviti, segnaposto..etc..
un'opera unica e assolutamente autentica,
come voi.

Potrete ben immaginare come sia usuale trovarne delle imitazioni, così, ho per anni affinato un tipo di scrittura a me consona che non riflettesse alcun altro carattere attualmente presente. Questa scrittura accompagna ogni mia creazione, con un piccolo excursus di presentazione che è pur sempre doveroso oltre che fine.




Ogni creazione è disegnata e creata personalmente da me e dai miei collaboratori, ogni pezzo ha una lavorazione a mano. Vengono utilizzate macchine da cucire professionali.. indubbiamente, ma gran parte dell'operato vede l'uso delle mani.. l'opera di artigiani italiani, perché ritengo che non vi sia paese che possa battere la nostra meravigliosa Italia in fatto di gusto e abilità.




Il mio cognome pare francese e come potrete notare utilizzo molto la terminologia francofona, ma sono nata in Italia. Un mio genitore, di originalità francesi un giorno si innamorò di un'italiana.. Fiera di aver avuto modo di vivere accanto a una donna, come figlia, dall'incantevole grazia ed eleganza.. ora la porgo a tutte voi.. con tutta la passione di chi crea con il cuore. Lady Chic

domenica 9 febbraio 2014

Fibbie gioiello.. ma non solo.

Le Fibbie gioiello.. ma non solo..

Da buona cultrice dell'Arte del Ricevere le mie creazioni hanno spesso un doppio uso, principalmente ricoprono un loro ruolo primario, le fibbie vengono adottate per le cinture, ognuna di esse è creata in base ad un disegno, in base a delle valenze legate a tutto ciò che ci circonda.. sono bellissime da indossare e uniche all'interno della nostra casa. Ogni cintura o fusciacca, nel caso della fibbia più importante, si può staccare dalla fibbia potendo così utilizzarne la fibbia per il suo secondo uso, quale?! Spero di poter esaudire questa vostra curiosità attraverso queste mie fotografie.

...che possa ogni mia creazione donarvi il sacro del bello in ogni vostro piccolo, grande, momento, che possiate vivere nella gioia e nell'amore, superando ogni momento di difficoltà e dolore.. che la bellezza che è dentro di voi e forza vengano sempre più alimentate da ciò che vi circonda... Lara Charles 777



L'Acquamarina è protagonista in queste immagini,
al centro, la fibbia di una fusciacca è il coperchio di
una splendida zuccheriera in argento.

Ecco qui in primo piano lei, la fibbia della fusciacca che
accompagna questi due pezzi del servizio in argento




Come dei monili possono riuscire a racchiudere un mondo
capace di catturare mille sguardi e a te di donarti
un bello incomparabile.. unico

Le fibbie piccole, la prima a sinistra per il pantalone,
quella più a destra per il pantaloncino o gonnellina
fanno da protagoniste.. mentre qui la fibbia a
fusciacca è interamente visibile nella sua
maestosa lavorazione






 

Secondo un'antica leggenda l'Acquamarina è pietra propiziatrice di matrimoni felici, proprio per questo in molti donerebbero tutt'oggi un gioiello o uno splendido oggetto composto da questa pietra proprio il giorno delle nozze agli sposi. L'Acquamarina è inoltre ritenuta una pietra dall'immenso potere, la purezza e limpidezza della pietra condurrebbe alla chiaroveggenza, al poter vedere "oltre" ciò che agli occhi appare, conferendo alla normale sensibilità un'ulteriore appoggio su cui contare.

Essa è talmente pura e nitida da illuminare le nostre giornate perché capace di confortare e lenire, donando speranza e fiducia, ogni momento più difficile e di dolore della nostra vita può essere attutito dal proprio potere.. e, da non dimenticare, pur sempre anche dal nostro. Proprio per questo viene anche definita " pietra del coraggio ", la propria energia placherebbe emozioni d'ira trasmettendo tranquillità nell'essere, aiuta inoltre le facoltà  intellettiva aumentando la capacità di aumentare le forze della mente.
Lei è in stretta attinenza con il mare, con l'acqua, in generale, e con le proprie creature che la popolano.. Il suono dell'acqua dona magia e tranquillità, ci rilassa ed è fonte inesauribile di energia, così l'acquamarina.

Le pietre sono un'immensa fonte di forza e potere, che va usato con il cuore, potrà parere assurdo ciò che affermo con queste mie parole.. ma nel momento in cui prenderete nelle vostre mani un qualsiasi gioiello, monile, oggetto.. in cui regnano delle pietre.. lo sentirete subito il loro richiamo, sentirete immediatamente la loro maglia, ciò che sono realmente, perché non le vorrete lasciare, nel momento in cui ciò avviene.. la magia è avvenuta e dovrete solo compiere un processo di " iniziazione " per renderle solo " vostre " e questo è ciò che troverete in ogni mio biglietto che accompagna ognuna di loro.. Un biglietto scritto a mano con un pennino dalla folta piuma e un gufo inciso... la scrittura a mano dai caratteri non usualmente veduti completa la mia magia per voi.

Che possiate vivere ogni giorno come se fosse il più lieto giorno, che possiate condurre la vostra vita con gioia e ottenere tutto ciò che più desiderate con amore, bellezza e conoscenza. Lady Chic.



sabato 8 febbraio 2014

L'Idea.. Tesoro di tutti



L'Idea... Un tesoro.. Un pensiero che scorre veloce nella nostra mente prendendo  man mano forma, piccoli frammenti di pagliuzze d'argento si mettono l'una accanto all'altra per formare una magnifica pepita e da qui lo splendore diviene più brillante sino a raggiungerne la perfetta composizione per concludersi con il proprio pieno raggiungimento e completamento... l'idea.

E' quel colpo d'ala che qualcuno un giorno saggiamente mi disse di avere, quell'uomo che oggi si rivela un reale amico, un fratello per me, esternò un proprio pensiero personale nel sentire quel suono delle mie parole che gli sussultavano delle "chicche" come dice lui, per quanto concerneva un proprio progetto personale.. Non vi è maggiore soddisfazione che avere un piccolo cenno di dimostrazione che ciò che hai creato piace, che dona un che di meraviglioso, di magico, che una tua azione o parola ha portato a un lieto fine.

Siamo in un momento particolare, ognuno di noi sta cercando ormai di sopravvivere, di sopravvivere, non di vivere e ciò non deve avvenire. Questo è un momento di ricostruzione, ove le idee fanno la differenza, ove chi rischia per ottenere rischia di raggiungere.. non è il momento in cui lasciarsi sopraffare dalle difficoltà e amarezze. Queste mie parole non sono rivolte direttamente alle mie creazioni, ai miei soli progetti, ma  a quelli di ognuno di voi, attraverso un mio creare ho sempre a mente di donarvi il bello,ciò che desiderate, ciò di cui avete bisogno..  
Bisogna uscire un pochino da quei limiti che ci bloccano al solo e unico aspetto minimale della materia. Un oggetto non è solo un oggetto.. quell'oggetto ha un'energia in sé, più o meno forte, che vi può portare a un che di particolare. Accade, abbiamo un oggetto a noi preferito, non lo lasceremmo mai, separarsene è impossibile.. è l'oggetto in ciò che ha significato per voi e basta? ..ma come può significare qualcosa se prima non vi ha dato modo di sentire.. di vivere una sinfonia con lui.. una sinfonia che porta a una sintonia.. 
Gli oggetti non sono statici, rigidi.. sono fatti di materia, ma hanno un'energia e la trasmettono, per il solo fatto che esistono e soprattutto quando questa materia è vivente.. ( ad es. le pietre.. fiori trattati.. tele e materiali con colori e materiali naturali..ecc. ) è impossibile non sceglierla, perché vi è al di là di ogni cosa, quel che, che vi accomuna e vi porta a scegliervi l'un l'altra.. è un magico incontro, è un vedersi.. e scegliersi e tutto questo meraviglioso istante è nato da un'idea...

A tutti coloro che scelgono di vivere la vita con il magico e sacro del proprio cuore. Lara C.





lunedì 3 febbraio 2014

L'anima creativa

L'anima creativa...

...è presente nel momento in cui varchi la soglia dei cancelli della terra e prosegue in un tuo ardire. Colei che crea  non soltanto per comporre e costruire, ma crea con l'intento di dare vita a una creazione è la persona che realmente opera in questo nostro spazio con il più vero dei cuori. Sente ciò che desiderate ancor prima voi lo chiediate, vi parla con lo sguardo e desta i vostri pensieri rivolti al bello, all'utile, a ciò di cui avete bisogno. Potrei dichiararmi una donna che crea con l'anima, che crea con l'intento di ottenere un risultato non solo puramente estetico ma puro, che porti a un benessere non solamente esteriore ma anche interiore. Una donna dalla personalità poliedrica, amante della musica e dell'arte, cultrice dell'arte del ricevere e perfezionista nella scrittura, tanto da cercarne uno stile proprio, inesistente a livello di caratteri dichiarati e conosciuti, la voglia di fare la differenza e di portare sempre più il bello.
L'intenzione e l'intento sono quelli di creare, per donare a tutti coloro che scelgono una qualsiasi delle mie creazioni ciò di cui hanno bisogno.. ciò di cui avvertono privazione al momento, o che fremono da tempo per ottenere.. non è una lampada di aladino, ma non posso non darvi la giusta importanza.
Nel momento in cui si sceglie un oggetto, vi sono oggetti che io definirei "magici", perché entrano in sintonia con colui o colei che lo indossa e da quel momento è come se qualcosa scattasse e iniziasse a mettersi in moto verso un ottenimento, un successo, ma questo è ognuno di noi a determinarlo, un oggetto potrebbe mai fare tutto da solo? Diciamo parzialmente di sì, di certo è un oggetto, non e mai a sé stante, è un oggetto che ha una propria forza ed energia, lavora per un qualcosa a cui è stato indotto a operare e continua.. colui che lo indossa deve indossarlo e rispettarlo, averne cura, questo significa conoscersi entrambe entrando in una condizione di splendida sintonia. In questo caso diremmo si tratta di un amuleto, ma nel momento in cui penso di creare non un pendente, ma un gioiello o un abito gioiello.. bé, non è mai solo la bellezza del capo ad attirare l'attenzione, chi lo indossa ne completa l'opera d'arte, chi lo ha scelto e amato ed è motivo per il quale lo indossa.. si sono scelti.
Nulla avviene per caso e se soltanto una volta entrerete in questo mio blog.. sarei felice di non solo essere letta ma anche di un ottenere un breve e piccolo commento..sia esso positivo o negativo che sia, ma pur sempre sarà un'ottima occasione per me, perché avrò modo di conoscere un parere, un emozione o semplicemente una sensazione che è nata da questo vostro passaggio. Lara C.